STUDIOVENTOTTO

Studioventotto, con base a Milano, è stato fondato nel 2011 da Elena Albricci, architetto, e Claudio Fiumicelli, product designer, entrambi laureati al Politecnico di Milano. Si caratterizza per le competenze che spaziano dall’interior design alla comunicazione digitale, passando per la grafica.
Nel campo del design di prodotto ha in corso collaborazioni con aziende italiane ed internazionali del settore dell’arredo e dell’illuminazione. Più volte selezionato per importanti concorsi e presente in esposizioni ospitate da Rinascente e Triennale Milano, dal 2021 è inoltre rappresentato nella prestigiosa collezione permanente del Salone Satellite.
Dal lavoro dello studio emerge un metodo più che uno stile, con la libertà di esplorare soluzioni formali e tecniche sempre diverse, senza dipendere da quanto fatto in precedenza.
Amiamo gli oggetti essenziali, esteticamente risolti e che possano entrare in dialogo nei più diversi ambienti. Devono perciò avere personalità, senza essere “sopra le righe”. Insomma ci devono assomigliare un po’, anche “caratterialmente”.

Based in Milan, Studioventotto was founded in 2011 by architect Elena Albricci and product designer Claudio Fiumicelli, both graduates of the Politecnico di Milano. The studio’s expertise spans interior design, digital communication and graphic design.
In product design, Studioventotto collaborates with both Italian and international brands in the furniture and lighting industries. Its work has been selected multiple times for prestigious competitions and featured in exhibitions at Rinascente and Triennale Milano. Since 2021, the studio has also been represented in the esteemed permanent collection of Salone Satellite.
Rather than adhering to a fixed style, Studioventotto embraces a method-driven approach, allowing for continuous exploration of new formal and technical solutions without being constrained by past work.
We are drawn to objects that are essential, aesthetically refined, and capable of integrating seamlessly into diverse environments. They should have character—distinctive yet never excessive. In a way, they should reflect who we are, even in temperament.

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